Si sta per concludere la prima annualità di Bloom again, il progetto promosso dall’Unione Ciechi e Ipovedenti in partenariato con altre istituzioni operanti nel campo della disabilità visiva tra cui il S. Alessio, che si propone di intervenire sulla possibilità di garantire un percorso scolastico ed extra-scolastico realmente inclusivo.
In particolare l’obiettivo generale è quello di contrastare la povertà educativa minorile di bambini e ragazzi dai 0 ai 18 anni ciechi, ipovedenti e con disabilità plurime, affinché si sviluppino tutte le forme di autonomia personale possibili.
Sono stati quindi coinvolti minori con disabilità visiva anche in presenza di disabilità aggiuntive (autismo, malattie genetiche, sordità, tetraplegia, disabilità intellettiva) residenti in cinque regioni pilota, Lombardia, Lazio, Campania, Toscana e Sicilia.
Nel Lazio il progetto viene coordinato dall’Unione Ciechi e Ipovedenti regionale in partenariato con il S. Alessio, IRIDIS onlus e il Centro di promozione tiflotecnica, e ha visto il coinvolgimento di 78 alunni per 80 ore complessive di affiancamento domiciliare.
Marta è una delle tiflodidatte di Bloom Again, e da qualche mese fornisce assistenza a Tanzem, un simpatico dodicenne di origini pachistane. “Seguo Tanzem da ottobre, con un percorso che prevede 16 ore a settimana di affiancamento, tra quelle previste dal servizio educativo scolastico e quelle aggiuntive di Bloom again svolte presso il domicilio dell’utente – racconta Marta. In questi mesi, Tanzem ha imparato il codice Braille, è in grado di raccontare storie, e sa riconoscere le note musicali… insieme abbiamo lavorato sulle forme geometriche, e abbiamo fatto l’esperimento dello stato dell’acqua… è un bambino molto dolce e volenteroso, e questo progetto gli ha messo a disposizione nuovi strumenti utili a costruire un futuro basato sulla conoscenza e sull’inclusione.”
Per ulteriori informazioni sul progetto, è possibile visitare il sito.