Già in prima elementare, un bambino ha in dotazione: un libro di metodo di letto-scrittura, un libro di lettura, un sussidiario, un libro degli esercizi, due libri di inglese e due libri di religione. Crescendo la situazione non migliora; basti pensare che in prima media il numero dei testi può arrivare a 20! Nel caso in cui lo studente sia non vedente o ipovedente, tutti questi libri devono essere trasformati in una versione fruibile che gli consenta di seguire il programma della classe.
Questo è proprio lo scopo dell’Ufficio di Produzione del Materiale Didattico del Centro Regionale Sant’Alessio, che realizza testi in Braille, a caratteri ingranditi, in formato elettronico, mp3 e disegni in rilievo.
Ogni studente ha le proprie esigenze: per questo motivo un testo può essere trascritto in Braille semplificato (lettere e righe distanziate, stampa su una sola facciata) oppure standard, mentre i parametri di un ingrandimento devono essere ben calibrati da uno specialista ortottico che stabilisce la tipologia e la grandezza del carattere di stampa, ecc.
Negli ultimi anni, con la diffusione dei tablet e delle lavagne elettroniche nelle classi, si manifesta sempre più la necessità di trasformare i libri di testo cartacei in file accessibili su cui studiare e fare gli esercizi. A differenza di quanto avviene per materie discorsive come italiano, storia, ecc., per le quali i file prodotti sono di tipo testuale, per quanto riguarda le materie scientifiche l’Ufficio fornisce file creati con il software Lambda. In questi file le formule matematiche possono essere lette correttamente dalla barra Braille e dalla sintesi vocale; si possono anche eventualmente stampare delle parti, come ad esempio gli esercizi svolti a casa, con la notazione standard per facilitare l’insegnante nella correzione dei compiti.
Tutto questo lavoro che l’Ufficio svolge è rivolto, ogni anno, in media a 60 famiglie, tanto che, dal 2012 ad oggi sono stati elaborati circa 1500 libri; è fondamentale, quindi, un continuo contatto con gli insegnanti di sostegno, gli operatori ed i genitori, per ottimizzare al massimo il servizio.
Vista l’esperienza maturata, l’Ufficio viene spesso contattato da Enti pubblici e privati come musei, fondazioni, organizzazioni di eventi, artisti, professionisti, ecc. che intendono includere i non vedenti nelle loro attività. Ultima, in ordine di tempo, la guida in Braille al Museo Archeologico “Lavinium” di Pomezia a complemento di un percorso di visita per non vedenti.
Questo complesso lavoro che l’Ufficio svolge è reso possibile dall’uso delle moderne tecnologie che tuttavia impone un continuo sforzo per rimanere al passo con i tempi e cogliere le innovazioni e le opportunità che via via si manifestano.