Si intitola “E poi venne il coraggio – Storie di mamme che combattono il buio” il nuovo libro scritto da Roberto Scanarotti per il Sant’Alessio, e racconta le storie di dieci madri di altrettanti utenti del Centro Regionale.
L’intenzione è quella di accendere un faro sulla vita, sul vissuto personale, sul rapporto con il Sant’Alessio, di cui le mamme sono da sempre le più grandi protagoniste. Si tratta di racconti straordinariamente sinceri in cui le protagoniste rendono pubblica la lotta quotidiana per il diritto all’educazione e all’autonomia dei propri figli, senza tralasciare il diritto-dovere di poter continuare a essere realmente sé stesse. Scrive Scanarotti presentando il libro: «Dall’amore che cura e protegge, la forza che porta oltre la sofferenza. E aiuta a combattere sui molti fronti che inevitabilmente si aprono quando si diventa mamme di figli non vedenti o pluridisabili. Quello del dolore, prima di tutto, ma anche quello non meno avvilente costituito dalle barriere dell’insensibilità e della burocrazia che la società, per inadeguatezza o distrazione, continua incredibilmente a tenere alzate. In “E poi venne il coraggio” di questo ci parlano i racconti di dieci madri unite fra loro dalla comune esperienza di disabilità dei propri figli e dalle cure che essi hanno ricevuto e ricevono presso il S. Alessio, storico centro romano dedicato all’assistenza e alla formazione per i non vedenti. Disperazione e speranza, fragilità e determinazione, amore e rabbia. Sono molte e discordanti le emozioni che emergono da queste storie, in cui la centralità del ruolo materno impone alle protagoniste di impegnarsi per il diritto all’educazione e all’autonomia dei propri figli, senza dimenticare il diritto-dovere di poter continuare a essere realmente se stesse. Anche raccontando, come hanno fatto in occasione del progetto da cui è nato questo libro. Perché raccontare fa sempre bene a chi parla e a chi ascolta. Perché da ogni storia di vita c’è sempre qualcosa da imparare».