Uno dei temi su cui il Sant’Alessio si è impegnato negli ultimi anni è quello dell’apertura al territorio per favorire l’inclusione sociale, rendere sfidante la disabilita visiva, seminare buone pratiche di integrazione. Il vecchio Istituto per ciechi, dove la disabilità visiva era una condizione, un vissuto degli utenti, confinato nelle solide mura dell’edificio di Tor Marancia, ha lasciato il posto al moderno Centro Regionale dove cultura e sport per adulti e bambini non sono più solo appannaggio dei disabili visivi ma diventano il punto di incontro di un grande progetto di integrazione sociale.
Molti sono i programmi che il Sant’Alessio ha aperto al pubblico per richiamare l’attenzione di tutti, organizzando corsi sportivi e attività ricreative “senza barriere”. Così, per esempio, i corsi di Tango Argentino del maestro Naticchioni e i balli di gruppo con Daniela e Alberto, fanno danzare e divertire insieme disabili visivi e vedenti.
Nella grande palestra attrezzata per il cardio fitness e la pesistica, atleti di ogni età e condizione lavorano con Davide, sotto la supervisione del dottor Franco Carlucci, medico fisiatra. Lo stesso accade nei corsi di Yoga per principianti e livelli avanzati, Karate, Tai Chi Chuan, Showdown e nelle attività di carattere culturale, come i corsi di Teatro tenuti da Stefania Cano, i Corsi di scrittura autobiografica di Roberto Scanarotti e Corsi accessibili di inglese promossi grazie ad una innovativa collaborazione con l’Istituto Shenker.
Anche le attività organizzate con il Cip per i più piccoli hanno lo scopo di abbattere ogni barriera e favorire l’integrazione di tutti. Il Gioco Judo con il Maestro Tamanti (attenzione alla variazione d’orario: si tiene dalle 18 alle 19!) e l’Atletica Leggera, sono aperti a tutti i bimbi. A questa pagina del sito http://www.santalessio.