Il tribunale di Siena, con ordinanza dello scorso 17 agosto, ha respinto le pretese avanzate dalla società Clovis (attuale conduttrice della Tenuta di Presciano) e conferma il piano di valorizzazione immobiliare avviato dal Sant’Alessio. Questa disposizione del tribunale instaura una maggiore chiarezza nei rapporti con tutti i locatari, garantendo puntuale riscossione degli affitti e permettendo un efficace programma di riqualificazione immobiliare.
Nel respingere le assurde richieste della Clovis, il giudice richiama la puntuale analisi che la Corte dei Conti, nella relazione 2014, riserva al Sant’Alessio, dove si sottolinea che per la redditività del patrimonio “l’affidamento a professionalità che sapranno recuperare il tempo perduto diventa allora strategicamente rilevante in tutti i casi in cui particolari accordi stipulati con società non hanno generato quel grado di profitti che si era previsto”.
Ed è proprio in questa linea che, d’intesa con il CPS, il Centro sta operando, convinto che il patrimonio del Sant’Alessio, costruito da generose donazioni, sia “sacro” e vada conservato, valorizzato e gestito con criteri di efficacia, efficienza, economicità e trasparenza.