Si è conclusa la tappa romana della campagna nazionale di screening e di informazione sul deficit del cosiddetto ”occhio pigro” o ambliopia che, nelle giornate del 23 e 30 marzo, ha portato al Sant’Alessio tante famiglie.
Centoventi i bambini sotto ai 30 mesi d’età sottoposti al test del rifrattometro portatile, strumento utilizzato per l’individuazione del difetto visivo da parte delle ortottiste del Centro: Silvia Micarelli, Orietta Meucci e Simona Leone, insieme all’oculista Tommaso Lenzi. Il team sanitario è stato quindi coadiuvato dalle dottoresse Barbara Meneghin e Isabella Filieri, insieme a Cbm Italia Onlus, per informare le famiglie sui rischi della patologia che, secondo l’ultimo rapporto consegnato al Parlamento dal Ministro della Salute, colpisce il 5% dei nati.
La campagna di informazione e sensibilizzazione, avviata dal Sant’Alessio lo scorso febbraio, grazie alla collaborazione della Asl Rm2, dei pediatri ad essa afferenti, dell’Ufficio scolastico e dell’assessorato alla scuola del Municipio VIII, degli organi di informazione che hanno riportato la notizia anche in ambito nazionale, ha raggiunto complessivamente più di 13mila persone.
Ottima la partecipazione e soddisfacenti i risultati, con una minoranza di bambini (il 9%) per i quali è stata già programmato al Sant’Alessio un approfondimento con l’oculista.
La campagna “Amgo – A me gli occhi” è un’iniziativa promossa dall’Istituto dei Ciechi “F. Cavazza” di Genova con i partner: UICI – Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti; Centro Regionale Sant’Alessio – Margherita di Savoia per i ciechi; I.ri.for – Istituto per la ricerca, formazione e riabilitazione della disabilità visiva; SMO – Società Mediterranea Ortottica e CBM Italia Onlus.