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NUOVI SERVIZI NELLE PROVINCE, SUMMER SCHOOL E FORMAZIONE PER GLI EDUCATORI. COSÌ EVOLVONO I SERVIZI EDUCATIVI DEL SANT’ALESSIO – Intervista ad Antonio Organtini

Informazioni generali

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In questi giorni il Centro Regionale Sant’Alessio sta presentando in Regione il nuovo progetto per i servizi educativi con molte novità e nuovi importanti servizi. Ce ne parla il direttore del Sant’Alessio, Antonio Organtini.

Organtini, il 2019 si conferma un anno decisivo per l’Ente. La nuova legge regionale che prevede la trasformazione in Asp – Aziende pubbliche di servizi alla persona, conferma la vocazione del Sant’Alessio e sollecita interventi sempre più vicini alle esigenze dei disabili visivi. In questo senso va il nuovo progetto dei servizi educativi appena presentato in Regione. Cosa prevede?

La prima novità riguarda l’apertura di nuovi laboratori nelle province, per 40 ore di attività settimanali, in modo da raggiungere le persone disabili visive che non hanno possibilità di arrivare nelle sedi di Roma, Latina e Frosinone e nei nuclei di Civitavecchia e Viterbo. Non solo: è allo studio un piano per mettere in rete tutti i servizi erogati dai diversi soggetti che si occupano di disabilità visiva – Enti locali, associazioni, organismi no profit etc – in modo da offrire programmi sempre più vicini alle istanze di ciechi e ipovedenti, raggiungendo tutti quelli che vivono nella nostra regione.

La scommessa è sempre sulle persone, sugli operatori. La formazione degli educatori domiciliari è uno dei cardini del progetto. Come avverrà la formazione, quali operatori riguarderà?

Riteniamo la formazione e l’aggiornamento professionale una garanzia di efficientemento del servizio, necessaria per aumentare o fornire competenze specifiche in materia di disabilità visiva. Erogheremo programmi formativi a tutti gli educatori che già lavorano con il Sant’Alessio e – questa è una importante novità – anche a taluni operatori domiciliari che lavorano nei municipi, in modo da poterli impiegare nei nostri servizi. I programmi di formazione saranno erogati direttamente dal Sant’Alessio, sia con corsi dedicati online che attraverso corsi in presenza, che si terranno presso la sede romana del Centro.

Una delle novità più importanti è il progetto pilota per la realizzazione della Summer school del Sant’Alessio. In cosa consiste, a chi è dedicata?

Vogliamo migliorare nei bambini le competenze necessarie per affrontare al pari con i coetanei i percorsi scolastici, offrendo un supporto integrativo proprio nel momento più delicato, il passaggio tra cicli scolastici. Per questo la summer school sarà dedicata a bimbi disabili visivi individuati nella fascia d’età 10/14 anni, con competenze omogenee. Per due settimane, il Sant’Alessio metterà a disposizione i propri operatori e le proprie aule formative, i laboratori, l’ausilioteca e il parco dove i ragazzi saranno istruiti, tra l’altro, nel braille, tifloinformatica, orientamento e mobilità, autonomie, musica e attività artistiche. Non mancheranno momenti ludici e di svago, sempre con finalità culturali.

Tanti i progetti dedicati ai più piccoli, dai laboratori ai centri estivi. Il nuovo progetto prevede anche dei laboratori dedicati ai bimbi sordo ciechi.

Abbiamo verificato che occorre supportare i bimbi che alla disabilità visiva aggiungono quella uditiva: dobbiamo aumentare le loro competenze comunicative. Per questo stiamo avviando un laboratorio che mira al potenziamento della conoscenza della Lis tattile e all’acquisizione da parte dei bimbi sordo ciechi di un numero maggiore di vocaboli e strategie comunicative. Il laboratorio a loro dedicato sarà avviato a breve.

Un’ultima novità riguarda la pianificazione dei servizi futuri e l’analisi dei reali bisogni dei disabili visivi che vivono nel Lazio. Solo in questo modo, già a partire dal 2020, sarà possibile pianificare interventi mirati.

Sentiamo l’impellente necessità, condivisa dalla Regione, di pianificare i servizi del prossimo quinquennio sulla base degli esiti di un monitoraggio continuo, elaborato grazie a una piattaforma di indicatori che possono fornire utili indirizzi per sviluppare servizi innovativi e sempre più vicini alle reali esigenze dei disabili visivi. Anche su questo siamo pienamente in sintonia con la Regione Lazio che ha scommesso sulla nostra gestione, che sta prevedendo di stanziare per il 2019 1,7 milioni di euro – il 36% in più rispetto a due anni fa – per i servizi educativi, domiciliari e territoriali.

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