È stata fortemente potenziata la capacità di accoglienza nella residenza Margherita di Savoia, anche in relazione al consolidamento di tutte le attività socio-sanitarie che il Centro mette a disposizione degli utenti con disabilità visiva, anche complessa.
Attualmente, infatti, la residenza protetta ospita 40 utenti di età compresa tra 40 e 97 anni. In soli tre anni gli ingressi sono aumentati del 43%. A questi utenti, inseriti in un percorso di riabilitazione, viene offerta ospitalità ed assistenza, con un ottimo livello di cure mediche, infermieristiche e riabilitative, e buoni standard di accompagnamento e nei servizi alberghieri.
Nell’ultimo triennio, poi, agli utenti assistiti stabilmente ne sono stati aggiunti 19 che, a vario titolo, sono stati ammessi e poi dimessi.
«La residenza del Sant’Alessio è una struttura di grande livello nella quale abbiamo preso in carico anziani non autosufficienti, con esiti di patologie fisiche, psichiche, sensoriali o miste stabilizzate che hanno anche storie umane molto complesse – fa sapere Alfonso Ciampella, medico responsabile dei progetti dell’area residenziale -. Sei di loro sono degli anziani con specifiche necessità di assistenza continua a causa della disabilità visiva, 4 sono rifugiati politici o senza fissa dimora, di questi, uno ha deficit visivo assoluto; 12 utenti, infine, stanno raggiungendo elevati standard di autonomia, tanto da poter prefigurare per loro una diversa residenzialità».