Aumentato in un anno il numero degli utenti seguiti; crescono servizi e investimenti.
Ripartono in tutto il territorio regionale i servizi socio-educativi territoriali e domiciliari del Sant’Alessio. In attesa di condividere il programma annuale di interventi con la Regione Lazio, il Centro ha deciso di dare continuità al lavoro di supporto e sollievo delle persone disabili visive e pluriminorate, investendo fondi propri.
Tali servizi, infatti, rappresentano uno dei settori di intervento più importanti tra quelli mirati all’educazione all’assistenza e di ciechi e ipovedenti von disabilità complessa: nell’ultimo anno i servizi hanno coinvolto 522 persone a Roma, Latina, Frosinone, Rieti e Viterbo per un totale di circa 33.200 ore di attività svolte solo nel primo trimestre del 2018, sia al domicilio degli utenti sia presso le sedi territoriali del Sant’Alessio.
Grazie ai maggiori fondi che il Sant’Alessio ha deciso di stanziare dopo aver messo in sicurezza i conti dell’Ente, nell’ultimo anno sono aumentati del 10% gli utenti raggiunti dai servizi domiciliari, che prevedono l’erogazione di programmi di intervento educativo (autonomie, comunicazione, movimento, didattica) al domicilio degli utenti. Con circa 300 operatori tiflopedagogici, il Sant’Alessio ha offerto programmi personalizzati agli utenti, lavorando in sinergia con i servizi riabilitativi del Centro.
Interessanti anche i dati relativi ai servizi territoriali erogati in tutto il territorio regionale, dove il 55% dell’utenza è rappresentato da disabili visivi con minorazioni aggiuntive. Sempre grazie allo sforzo messo in campo dall’Ente, insieme alla Regione Lazio, si è registrato nell’ultimo anno un aumento del numero degli utenti seguiti, pari al 19% che ha richiesto, parallelamente, un maggiore impiego di operatori tiflopedagogici. Sempre nell’ultimo anno, i laboratori territoriali sono stati avviati in via sperimentale anche nel capoluogo della Tuscia, facendo registrare una buona soddisfazione degli utenti seguiti.
Per non disperdere i progressi degli utenti che stanno lavorando con il Sant’Alessio, l’Ipab ha dunque avviato nuovi programmi di assistenza mentre sta lavorando alla stesura di progetti dettagliati da sottoporre all’approvazione dell’Ente Regionale. In questo modo potranno essere garantiti i livelli di attenzione che il Sant’Alessio riserva da sempre ai propri utenti e alla dimensione familiare e sociale, ambiti presso i quali si realizza il programma di intervento socio-educativi.