Seguici su

SERVIZIO TIFLODIDATTICO: LA GESTIONE AL SANT’ALESSIO SU TUTTO IL TERRITORIO REGIONALE

Informazioni generali

Condividi sui social

Organtini “Attenzione mirata alle necessità degli studenti e valorizzazione del tiflodidatta: è una rivoluzione”.

Importanti novità per gli studenti disabili visivi e per le loro famiglie. Alla riapertura delle scuole, per la prima volta, gli alunni non vedenti o ipovedenti troveranno il tiflodidatta in aula, per avviare sin dal primo giorno gli interventi a supporto del discente. È questa solo una delle importanti novità nei servizi tiflodidattici introdotte dalla Regione Lazio che, per migliorare la qualità degli interventi, ha deciso di affidare al Sant’Alessio la gestione del servizio in tutto il territorio laziale. 

Viene, per esempio, introdotto l’obbligo per le scuole di indicare per ciascun allievo le aree su cui il tiflodidatta insieme all’istituzione scolastica dovrà concentrare il proprio lavoro: area percettivo-sensoriale; prerequisiti all’apprendimento, processi di apprendimento, comunicazione; mobilità, orientamento nello spazio e nel tempo; autonomia; relazioni interpersonali; inclusione sociale; fattori ambientali; predisposizione del materiale didattico accessibile; ausili tiflodidattici e tifloinformatici. Questa prima rilevazione servirà per la redazione di un progetto, utile garantire sin da subito un intervento mirato ed appropriato alle esigenze del discente e ad orientare il lavoro degli insegnanti e del tiflodidatta.

Viene poi introdotto l’obbligo per il tiflodidatta di tenere aggiornato un “Diario di Lavoro” che registri le presenze e la programmazione dell’intervento. Il Diario di lavoro sostituirà il “foglio firma” attraverso il quale, fino all’anno scorso, il tiflodidatta attestava meramente la sua presenza in aula, e sarà uno strumento indispensabile per pianificare e registrare i progressi dell’alunno. Trimestralmente, poi – è anche questa una novità – il tiflodidatta dovrà registrare il livello di competenza acquisito dall’alunno, che viene dichiarato con una scala da “E” ad “A”, dove con la prima lettera si indicherà il massimo grado di competenza, ovvero il raggiungimento dell’obiettivo fissato.

L’accordo con la Regione Lazio regola anche la stessa presenza del tiflodidatta nella scuola ed i suoi rapporti con gli insegnanti curriculari, secondo le linee guida di seguito riportate.

«Abbiamo raggiunto un importante obiettivo per rispondere alle esigenze degli alunni e valorizzare la figura professionale del tiflodidatta che riveste un ruolo importante nel processo di apprendimento scolastico e raccorda tutte le attività, dalla riabilitazione alle iniziative per la socializzazione e l’inclusione – ha dichiarato il direttore generale del Sant’Alessio, Antonio Organtini. Per garantire la migliore attuazione di questo piano, sono già partiti degli incontri tra l’Ufficio scolastico del Centro e la rete territoriale dei tiflodidatti, incontri che si svilupperanno per tutto l’anno, finalizzati a fornire strumenti, strategie e metodo utili per fronteggiare le diverse fasi dell’intero processo. Abbiamo rivoluzionato l’intero processo che mira a creare le migliori condizioni per favorire l’apprendimento da parte degli alunni con disabilità sensoriale». link

Iscriviti alla newsletter e resta aggiornato

Articoli correlati

Ripartono gli eventi nella Black Box!

ASP S. Alessio e Fondazione Bietti insieme per la ricerca. Firmata la Convenzione

Comunicazione relative CdA – Scioglimento CdA